Tutto nell’universo si muove, tu ti muovi, tu ti sai muovere anche se stai fermo, si chiama agitazione interna.
L’agitazione è una fenomenologia prodotta da una costante attività psichica, dove l’attenzione è sempre rivolta verso un qualcosa, per mezzo di pensieri, immagini, rappresentazioni.
C’è chi vive sempre in uno stato di agitazione e non conosce il contrario.
Se sei una di quelle persone che soffre di agitazione e non vuole accettarlo, vederlo, saperlo e lo nasconde a se stessa, ti capisco, ma è importante sapere che è possibile apprendere a fermare l’agitazione interna.
Ciò che si agita dentro di noi, sono le nostre emanazioni interne, le fibre di cui è composta la nostra consapevolezza.
Quando le nostre emanazioni, quelle cose sottili che influenzano ogni attività psichica del pensiero, dell’immaginazione e quant’altro sono in forte agitazione, l’accesso alle risorse più utili per risolvere i problemi che la attanagliano, non risultano accessibili, solo attraverso il rallentamento è possibile far affiorare soluzioni intelligenti a problemi importanti.
L’agitazione interna è spesso conosciuta con queste parole:
- Ansia
- Paura
- Apprensione
- Preoccupazione
- Timore
- Angoscia
- Inquietudine
Esistono attributi che sono contrari per natura alle diverse forme di agitazione.
- Uno è la calma, la serenità, la pace, la tranquillità.
- L’altro è l’indifferenza.
Esistono molti tipi di indifferenza e solitamente questa è una parola che si porta dietro una connotazione negativa e quindi si decide di investire poco sforzo nell’apprenderla. Essere indifferenti è un super potere, che va saputo attivare nei contesti giusti.
- Restare indifferenti ad una persona in stato di sofferenze (no buono)
- Restare indifferenti alla richiesta di porre attenzione incessante a qualcosa, da parte delle forze autonome del pensiero, per mezzo del dialogo interno (buono)
- Restare indifferenti a qualcosa che ci è capitato in passato e sul quale abbiamo solo il potere di interpretarlo e non di cambiarlo (buono)
Ma come si fa a restare indifferenti ad un problema che ci da preoccupazione?
Si fa, e se lo si fa, la soluzione emerge come da uno stagno nero, un informazione completa di tutti i suoi accessori, pronta da essere messa in azione, questo il risultato dell’applicazione pratica della serenità per contrastare l’agitazione interna.
Chiedere soluzioni allo stagno nero, è una pratica da stregoni, chi non si occupa di stregoneria si agita per trovare soluzioni, gli stregoni rallentano, si guardano attorno e la soluzione al problema o spunta fuori come pensiero completo o trova spontaneamente una rappresentazione nell’ambiente attorno allo stregone.