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La pulizia dell’aura

Ognuno di noi costruisce la sua prigione o il suo palazzo.

Dentro e attorno al corpo, esiste un campo di energia radiante, un ricettacolo che contiene una comunità di trilioni di singole fibre luminose consapevoli, tali fibre sono la nostra consapevolezza, quella quota di fibre di consapevolezza che abbiamo ricevuto da mamma e papa al momento del nostro concepimento e che noi abbiamo raffinato attraverso le singole esperienze che abbiamo fatto fino ad oggi.

Le fibre di consapevolezza sono fatte di una sostanza sottile simile alla pellicola fotografica, possiedono l’intrinseca capacità di ricevere e mantenere memorizzate impressioni. Quando si intrecciano appaiono come un bozzolo intessuto analogo a quegli stomi di uccelli che volano risuonando in fase, formando quello che appare come un unico essere che vola. In termini tecnici si chiama campo morfogenetico.

All’interno di questa struttura di fibre possono avvenire sfibramenti, slabbrature, rotture, aperture, tagli, ganci, annodamenti piccoli e grandi.

La sofferenza umana è il prodotto di questi sfibramenti.

UNA VISIONE SCIAMANICA DELLA CONSAPEVOLEZZA

Il nostro corpo è una membrana che separa l’interno dall’esterno. Secondo i veggenti messicani del mondo antico, la consapevolezza è causata dalla pressione esercitata sulla superficie del nostro bozzolo luminoso da parte di una potente quantità di emanazioni o correnti di energia che viaggiano nel cosmo, che ci toccano e che appunto toccandoci, ci fanno essere consapevoli.

L’incontro fra l’esterno e l’interno produce l’effetto della consapevolezza senziente. Quando la consapevolezza sensiente si aggancia ad un corpo emerge l’identità, la sensazione di essere esseri unici e separati dagli altri, degli individui.

La nostra consapevolezza è una sostanza immateriale (molto sottile) che si trova incapsulata all’interno di un ricettacolo, un uovo per cosi dire. Ciò che la nostra consapevolezza processa è il risultato di una selezione di emanazioni interne a tale bozzolo.

Che i veggenti dell’antico Messico avessero ragione o meno è una questione personale verificabile nell’esperienza.

Secondo alcune interpretazioni, il compito, lo scopo quindi dell’essere vivente è quello di raffinare la consapevolezza mediante l’esperienza, la quale dovrà essere restituita al momento della morte raffinita, arricchita, processata, così da poter nutrire e arricchire la consapevolezza universale.

PULIZIA DELL’AURA

Dentro a questo bozzolo ci sono una miriade di istanze, di cose che galleggiano e influenzano con la loro presenza, natura e intento, tutto ciò che hanno attorno, soprattutto ogni nostra reazione, pensiero, comportamento, desiderio, decisione, sensazione.

Nella vita succede che alcune di queste fibre di energia apprendano una certa vibrazione e che non riescano a smettere di vibrare in un certo modo, dando vita ad una caratteristica costante, che si mantiene nel tempo, una fissazione, una cronicità, sopra queste fissazioni si costruisce il carattere di una persona, le sue attitudini, la sua identità, ciò che crede essere vero e ciò che non crede essere vero e tante tante altre cose.

Tutto quello che è sperimentabile è sempre il prodotto di una fissazione di una selezione di emanazioni, che restituiscono una serie di dati percettivi e interpretativi che assemblati formano ciò che percepiamo e che possiamo percepire.

La gamma di emanazioni percepibile dall’uomo è sterminata e comprende interi mondi da esplorare, ma la maggior parte degli esseri umani, nasce, vive e muore ignorandone l’esistenza di questa infinita gamma di possibilità a disposizione, e questo è dovuto ad un fatto importante, che una volta compreso per bene, apre la via.

L’essere umano crea.

Crea pensieri, emozioni, opinioni, equazioni, posizione, e molto altro. Questi una volta creati restano nell’inconscio ad occupare spazio, quindi energia disponibile, non ci viene insegnato che quello che intessiamo lo dobbiamo scomporre se vogliamo avere spazio ed energia a disposizione per tessere cose nuove. Dopo tanti anni vissuti ignorando questa verità, l’essere umano si ritrova nella condizione di non avere energia disponibile per percepire nuove possibilità e quindi si trova costretto a vivere protetto nella sua zona di confort, quel piccolo range di possibilità in cui esiste per tutta la sua esistenza e che considera tutto quello che c’è, quando cerca di uscire da certe fissazioni non ci riesce perché non c’è energia disponibile e quindi si crea un circolo vizioso.

L’inconscio diventa un deposito di tutte le nostre creazioni, un roveto dove l’energia non scorre con facilità e trova molti ostacoli nel suo cammino.

Svuotare l’inconscio di tanto in tanto è una buona strategia.

Chi inizia questo lavoro di purga e purificazione del proprio inconscio, di pulizia della propria aura, ad un certo punto si trova con un grande potenziale tutto da programmare, una tavola bianca dove per la prima volta poter dipingere qualcosa di molto grande.

Proviamo a fare un elenco di quello che si trova dentro questo bozzolo:

  • Strutture Forma-pensieri
  • Conflitti emotivi o biologici
  • Emozioni represse
  • Falle energetiche, buchi, aperture
  • Immagini, suoni, film, ricordi vissuti o costruiti
  • Archetipi
  • Contratti
  • Debiti karmici personali o familiari
  • Bisogni disattesi
  • Memorie traumatiche
  • Cariche di energia
  • Comandi
  • Programmi
  • Promesse e giuramenti
  • Intenzioni e intenti
  • Ordini e obblighi
  • Entità estranee, spiriti, entità, demoni, parassiti
  • Fatture e malocchi
  • Maledizioni
  • Disincarnati
  • Correnti di influenze
  • Energie planetarie
  • Corde psichiche
  • Allarmi
  • Frequenze disarmoniche
  • Sentimenti specifici memorizzati
  • Situazioni irrisolte
  • Desideri
  • Condizionamenti
  • Energia altrui
  • Cavi di interconnessioni con il collettivo

Ognuna di queste parole fa credere che nell’inconscio ci siano tante cose diverse, invece ce ne è solo una, la consapevolezza, la consapevolezza è fatta di fibre e le fibre apprendono schemi vibratori e per certe ragioni a volte non riescono a smettere di vibrare secondo quegli schemi.

Senza il linguaggio per poter riconoscere una forza che esercita una certa influenza è difficile riuscire a prendere coscienza di quell’influenza e operare delle scelte a riguardo.

RIASSUNTO

Quindi riassumendo la nostra aura è un bozzolo di energia semi consapevole, pieno di cose configurate in un certo modo, sul quale è possibile apportare cambiamenti mediante la conoscenza di certe tecniche, quando l’inconscio è saturo di agenti e guardiani la nostra vita è fuori controllo, viviamo spinti dalle correnti energetiche che abitano dentro di noi, pensando di essere noi a decidere tutto, ma in realtà sono loro.

COME SI FA LA PULIZIA DELL’AURA

Esistono modi potenzialmente infiniti, io ne insegno alcuni.

Si può usare la radioestesia, il respiro, l’attenzione, la concentrazione, la percezione intensificata e uso dell’intenzione mediata da azioni fisiche.

Esistono tanti metodi e tanti approcci, su questo sito trovi il mio, io mi servo della Radioestesia in prima battuta per fare una indagine, un checkup completo di quello che c’è, dopo di che affronto tutti i processi di disassemblamento delle energie lavorando in stretta comunicazione e alleanza con la mente inconscia.

Infondo si tratta semplicemente di smagnetizzare o formattare singoli fasci di impressioni da certe memorie o da una parte di contenuto.

Ad esempio: L’esperienza di un trauma pesante contiene in se tutta una serie di elementi, fra i quali c’è ad esempio una carica di forte energia emotiva, la quale nell’inconscio può ad esempio causare l’insorgere di meccanismi di difesa, di sensori, di allarmi capaci di condizionare pesantemente la vita quotidiana di un’individuo e le possibilità percepite a sua disposizione. La carica emotiva del trauma non è necessaria al benessere dell’individuo e va processata ed in seguito smagnetizzata, cosi che rimanga una piena consapevolezza dell’esperienza fatta, senza che tale esperienza causi un condizionamento limitante, ostacolante o sabotante all’interno della psiche.

Per apprendere questa metodologia di auto aiuto, per poterla fare da soli, consiglio di iscriversi, fare l’iscrizione sul sito, questo vi permetterà di accedere a tutte le registrazioni dei seminari tenuti in passato, potete guardarle, fare gli esercizi proposti, consolidare chiarezza e pratica in tutta una serie di cose complesse che spiego, e poi iniziare il lavoro su voi stessi.

Per chi ha un vero desiderio di fare questo lavoro, gli strumenti sono a disposizione di chi vuole apprendere.

 

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