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Introduzione alla Kabbalah

e lo sviluppo del pensiero analogico.

La Kabbalah è un antico sistema mistico di conoscenza, ricevuto e sviluppato dal popolo ebraico nel corso del tempo. Le prime testimonianze scritte risalgono solo al Medioevo, nel sud della Francia e della Spagna, dove gli ebrei si erano insediati dopo il loro esilio.

La Kabbalah è un corpo di conoscenze molto esteso, che include lo studio dell’Albero della Vita, delle lettere ebraiche in tutte le loro sfumature e piani, della Torah (la Bibbia ebraica), dello Zohar e molto altro.

Lo studio della Kabbalah è diviso in tre aree fondamentali:

  • Kabbalah Teorica
  • Kabbalah Meditativa
  • Kabbalah Pratica

La Kabbalah Teorica ci fornisce essenzialmente una descrizione del regno spirituale. Si è sempre occupata di studiare e descrivere la struttura dei mondi celesti, le gerarchie angeliche, le Sephiroth, le emanazioni divine e tutti gli altri misteri. In questo tipo di Kabbalah si lavora con la filosofia, si confrontano le idee e si trae beneficio dalla condivisione e dal dialogo. Senza questi studi, è impossibile procedere con la Kabbalah meditativa e pratica.

La Kabbalah Pratica (o Operativa) si occupa principalmente di preghiera e guarigione attraverso l’uso di tecniche finalizzate a evocare poteri soprannaturali. Tra queste, ad esempio, l’uso di Nomi Divini con la loro giusta intonazione e significato in ambito cerimoniale, il lancio di incantesimi in ambito magico, e la costruzione di amuleti e talismani.

La Kabbalah Meditativa usa il vasto impianto analogico e simbolico a disposizione del praticante per compiere veri e propri viaggi fuori dal consueto e dentro il sacro. Attraverso questi percorsi, si può entrare in contatto con il piano divino o, più semplicemente, con le regioni estese del nostro Io più grande.

Il Pensiero Analogico

La cosa più affascinante e utile che emerge nell’individuo che si addentra nella materia kabbalistica è lo sviluppo di un nuovo tipo di pensiero: il pensiero analogico. È la capacità di pensare per corrispondenze, associazioni, parabole e metafore, riuscendo così a cogliere l’essenza di concetti altrimenti non afferrabili dalla mente razionale, sfruttando la vasta rete di associazioni che il kabbalista coltiva ogni giorno.

Kabbalah e Autoconoscenza

Secondo la Kabbalah, nell’universo esistono fondamentalmente due elementi: il Creatore e le 22 lettere con cui Egli crea ogni cosa. Ovunque si guardi, se si sa “vedere”, si noteranno questi 22 archetipi operare in qualche particolare configurazione: nella materia fisica, in quella vivente e nella psiche degli esseri umani.

Attraverso la corretta interpretazione dell’Albero della Vita e dei percorsi di interconnessione tra le Sephiroth, è possibile intuire e comprendere il funzionamento di ogni cosa, inclusa la nostra mente, le nostre emozioni e le caratteristiche profonde del nostro carattere. L’interpretazione numerologica kabbalistica della data di nascita, della carta natale e del nome offre indicatori molto precisi di ciò che accade all’interno della psiche individuale.

L’insegnamento della Kabbalah su questo sito persegue questa finalità: l’autoconoscenza del proprio cocktail di archetipi operanti a livello profondo e, in secondo luogo, la conoscenza degli altri.

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