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Biofotoni e acqua interstiziale

Ogni cellula emette luce: questo è un fatto scientificamente provato. Queste emissioni, chiamate biofotoni, sono ancora oggetto di studio per comprenderne appieno la funzione, ma si iniziano a formulare ipotesi affascinanti. Contrariamente a quanto si pensa, la membrana cellulare non è direttamente esposta a tutti i soluti presenti nell’acqua interstiziale in cui le cellule galleggiano. Ogni cellula, infatti, costruisce attorno a sé una sorta di “campo di forza” composto da molecole d’acqua super-coerenti.

Biofotoni come Segnali di Comunicazione Intercellulare:

Le cellule emettono biofotoni in risposta a cambiamenti nel loro stato fisiologico, come stress ossidativo, danno cellulare, stimolazione elettrica o variazioni nel metabolismo energetico. Questi segnali luminosi comunicano informazioni sullo stato di salute della cellula emittente alle cellule vicine.

Interazione tra Biofotoni e Acqua EZ:

I biofotoni emessi influenzano la struttura dell’acqua interstiziale circostante, in particolare la cosiddetta zona di esclusione (EZ water). L’acqua EZ si forma vicino a superfici idrofile, come le membrane cellulari, e possiede una struttura molecolare ordinata che esclude impurità e soluti.

La luce, specialmente quella a infrarossi, è nota per aumentare lo spessore e la coerenza dell’acqua EZ. I biofotoni, essendo una forma di luce ultra-debole, potrebbero modulare direttamente queste proprietà, regolando la capacità dell’acqua di includere o escludere specifiche molecole o ioni.

Modulazione della Permeabilità di Membrana:

Quando i biofotoni modulano l’acqua EZ, possono indurre cambiamenti nel potenziale di membrana, nell’attività dei canali ionici e nella conformazione delle proteine di membrana, come recettori o trasportatori. Questo crea un sistema dinamico in cui l’emissione di biofotoni da una cellula può “programmare” l’ingresso o l’esclusione di molecole attraverso la membrana, in base alle sue necessità fisiologiche.

Sincronizzazione e Coordinazione dei Processi Cellulari:

I biofotoni consentono una comunicazione rapida e coordinata tra le cellule, sincronizzando processi come il metabolismo, la proliferazione cellulare, la risposta allo stress e la riparazione del DNA. In tessuti complessi, come quello neuronale, questa comunicazione luminosa potrebbe essere cruciale per mantenere l’omeostasi e rispondere adeguatamente agli stimoli esterni.

Effetto a Distanza della Comunicazione Biofotonica:

Poiché i biofotoni possono essere trasmessi attraverso l’acqua interstiziale e i tessuti, i loro effetti potrebbero manifestarsi anche a distanza, influenzando cellule non solo adiacenti, ma anche più lontane. Questo meccanismo potrebbe creare una rete di comunicazione a lungo raggio, in cui i segnali luminosi si propagano per attivare risposte coordinate in diverse parti di un tessuto o di un organo.

Componenti Chiave della Teoria di Pollack
Acqua di Esclusione (EZ Water):

Il Dr. Gerald Pollack ha scoperto che, in prossimità di superfici idrofile (che attirano l’acqua), l’acqua può formare una zona altamente ordinata che si comporta in modo diverso dall’acqua liquida “normale”. Questa è chiamata “zona di esclusione” (EZ) perché esclude soluti e particelle.

L’acqua EZ è caratterizzata da una struttura molecolare ordinata, simile a un cristallo liquido, con molecole disposte in strati esagonali che possono estendersi per centinaia di micrometri dalla superficie idrofila.

Proprietà dell’Acqua EZ:

Struttura Molecolare Ordinata: Nell’acqua EZ, le molecole si organizzano in una rete strutturata che le conferisce proprietà uniche, come la capacità di immagazzinare energia.

Carica Elettrica Negativa: L’acqua EZ possiede una carica elettrica negativa, mentre l’acqua circostante (“bulk”) diventa positivamente carica. Questa separazione di carica genera un potenziale elettrico misurabile.

Assorbimento di Luce ed Espansione: L’acqua EZ assorbe luce, specialmente nella regione infrarossa (circa 3.000 nanometri). L’esposizione alla luce aumenta l’estensione della zona EZ, suggerendo che la luce fornisca l’energia necessaria per mantenere questa struttura.

Meccanismo di Formazione dell’Acqua EZ:

Pollack suggerisce che l’acqua EZ si formi spontaneamente vicino a superfici idrofile. L’energia per mantenere e far crescere questa zona proviene dalla luce, abbondante nell’ambiente naturale, che facilita l’organizzazione delle molecole d’acqua in strutture ordinate.

Ruolo dell’Acqua EZ nei Processi Biologici:

L’acqua EZ potrebbe essere fondamentale per molte funzioni biologiche, contribuendo all’integrità cellulare, alla trasmissione dei segnali e ai processi metabolici. Potrebbe inoltre alimentare pompe e canali ionici e agire come una sorta di “batteria biologica”, immagazzinando energia per i processi cellulari.

Implicazioni

La capacità della cellula di emettere una buona quantità di biofotoni le permette di regolare l’interazione con le molecole circostanti, soddisfacendo i propri bisogni. La differenziazione delle frequenze dei biofotoni emessi interferisce con l’acqua di esclusione, agendo come selettore per le molecole in entrata e come attrattore per quelle provenienti dal flusso sanguigno. Le cellule arteriose potrebbero usare questo canale luminoso per indirizzare le molecole dove sono necessarie.

Se questa teoria è corretta, significa che gran parte della salute e dei meccanismi di autoguarigione del corpo dipendono dalla capacità delle cellule di emettere luce. Poiché il corpo è la somma delle sue cellule, tale capacità dipende dall’emissione luminosa della persona, che in gergo chiamiamo aura. Quando l’aura è ben distribuita, luminosa e brillante, è probabile che anche le cellule riescano a emettere biofotoni in modo efficace, contribuendo all’organizzazione impeccabile di tutti i processi vitali.

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