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Basi di auto-guarigione

Capire come rimanere sempre in salute.

Impadronirsi del corretto significato della parola guarigione.

Guarire non significa far scomparire il dolore, ma ripristinare il corretto equilibrio in un sistema. Ogni sistema che perde il suo equilibrio è da considerare malato, che si tratti del corpo fisico, emotivo o mentale di un essere vivente, di un’azienda, di una tradizione; ovunque ci sia disequilibrio, lì c’è malattia. La parola malattia significa “dove c’è il male” o, meglio, il “mal-agire”.

Pensa a un assassino, un politico corrotto, un dittatore, un ladro, un marito violento, una madre non amorevole e giudicante.

Questi sono tutti ritratti di persone malate. Non esistono persone malvagie, ma solo persone che hanno perso il loro equilibrio. Qui sta la saggezza nell’interpretare l’ordine delle cose.

Il male è una manifestazione della perdita di un equilibrio, ad esempio una mancanza di bene, così come l’oscurità non è qualcosa che esiste di per sé, ma è solo il prodotto della mancanza di luce. Quando c’è troppa luce, tutto secca; quando c’è poca luce, nulla cresce. La salute sta sempre nel mezzo.

Allargare l’orizzonte

Come è sopra, così è sotto, e viceversa. I filosofi ermetici avevano capito già 5000 anni fa che l’essere umano è:

  • un sistema interdipendente con il suo ambiente
  • un sistema multidimensionale che esiste simultaneamente su differenti dimensioni
  • che tali dimensioni sono collegate da un rapporto gerarchico e reciproco di causa ed effetto

Ciò che si trova su una dimensione più alta determina ciò che è destinato ad accadere su una dimensione più bassa.

Una malattia fisica, prima di essere appunto fisica, è una perdita di equilibrio nel sistema della distribuzione della forza vitale; ancora prima, è una perdita di equilibrio nell’anima (il sistema della diffusione delle emozioni e delle energie astrali); e ancor prima, è una perdita di equilibrio nella mente (il sistema di elaborazione dei pensieri e delle percezioni); e prima ancora, è una perdita di equilibrio nel proprio spirito (il sistema di elaborazione del karma).

Ne risulta che per impadronirsi delle proprie abilità di auto-guarigione bisogna innanzitutto conoscere i diversi piani di esperienza in cui esistiamo e operiamo, e apprendere a individuare la causa di una malattia o di una perdita di equilibrio. Per fare questo, ci si può aiutare con lo sviluppo delle proprie doti percettive e intuitive, in accompagnamento a discipline come la radioestesia e la kinesiologia applicata.

Principi fondamentali

Il nostro corpo è composto di cellule viventi, piccoli esserini che guardano, percepiscono, decidono e provano emozioni semplici come paura, desiderio, sonno, entusiasmo. Basta usare un microscopio “bene” per vederlo.

Le nostre cellule hanno bisogno di energia vitale: prana, chi.

Che cos’è questa energia vitale?

Quando parliamo di prana o di chi, stiamo parlando di un’energia vitale intelligente e cosciente che esiste nell’universo in diversi gradi di concentrazione. Quando viene assorbita da un corpo vivente, è in grado di scoprire dove c’è un disequilibrio e di ripristinare l’equilibrio. Questo è possibile perché è un’energia intelligente e cosciente.

Questa energia intelligente usa il bagaglio di esperienze di tutti gli esseri vissuti nel passato. Questa energia è il nostro io collettivo, è lo spirito della vita universale, che contiene in sé, a livello olografico e quindi equidistribuito in modo frattale, tutta la conoscenza di tutta l’allegra famigliola chiamata multiverso (in poche parole, noi e tutti gli altri, nessuno escluso).

Il corpo umano ha molte “bocche” da cui respira questa energia intelligente; comunemente, queste bocche vengono chiamate “i 7 chakra”.

Primo assioma: se il corpo vitale sta pompando energia al corpo fisico e tutte le cellule sono a contatto con questa energia, ogni malattia è attualmente in corso di guarigione. Ogni malattia che dura nel tempo è il risultato di una certa zona del corpo fisico dove l’energia intelligente non riesce ad arrivare. In tal caso, è necessario trattare l’ostruzione, il blocco nel telaio energetico, emotivo o mentale. Una volta ripristinato lo scorrere dell’energia, i sintomi scompaiono.

Secondo assioma: il dolore e il sintomo sono meccanismi di allarme intesi a rendere la mente conscia e consapevole di una perdita di energia vitale in qualche settore.

Il sistema di pompaggio in entrata e di raccolta dell’energia vitale universale è interdipendente e sussidiario al sistema psichico di elaborazione delle emozioni e dei pensieri. A volte, accadono eventi nella nostra vita che, ad esempio, ci fanno sentire un pugno allo stomaco: ecco, quello è uno di quei momenti in cui la centralina di pompaggio del plesso solare potrebbe essersi chiusa. Magari si riapre dopo poco, magari non si riapre più, e quel pugno allo stomaco diventa una malattia gastrointestinale o altro.

Terzo assioma: per garantire un costante e ottimale pompaggio di energia vitale universale, è necessario apprendere a generare pensieri che non causino reazioni emotive capaci di chiudere le centraline. In caso di chiusura, è necessario essere capaci di rendersi conto di tale chiusura e adoperarsi per riaprire manualmente la centralina per mezzo di tecniche, esercizi o processi. (Per apprendere alcuni di questi processi, ci sono i videocorsi di Radioestesia Evolutiva e Pulizia dell’Aura su questo sito).

Quarto assioma: l’acqua, di cui è composto il 99% della materia del nostro corpo fisico, è una sostanza le cui molecole sanno disporsi in domini ad alta coerenza e risonanza di fase, cioè sanno danzare molto bene a ritmo. Questo accade in funzione del campo elettromagnetico che si trova sovrapposto alla mole d’acqua corporea. Tale campo è il direttore d’orchestra di ogni reazione chimica intelligente nel corpo e, per mezzo di tale oscillazione elettromagnetica, l’acqua è capace di comunicare con il vuoto quantistico (altresì chiamato etere, akasha, infinito o Dio) e da esso far emergere materia come particelle sub-atomiche, ma perché no, interi atomi e molecole.

Questo campo riceve costantemente interferenze da altri campi simili ma molto meno intelligenti, come la radianza degli apparecchi tecnologici (smartphone, computer, radio), ma è sensibile anche alle forme-pensiero delle persone e alla loro aura mentale ed emotiva.

Quinto assioma: il corpo umano è capace di sintetizzare qualsiasi cosa di cui necessiti, a patto che nel sistema sia disponibile la quantità e la qualità di energia necessarie. Una persona nello stato di coscienza adeguato potrebbe sintetizzare diamanti sulla propria lingua, proprio in funzione di quanto scritto sopra, ossia delle osservazioni che la fisica dei campi ci restituisce sul reale funzionamento degli organismi biologici (si approfondisca il lavoro di Emilio Del Giudice e Luc Montagnier).

Sesto assioma: quando c’è un’epidemia e il sistema immunitario collettivo della specie umana non ha ancora un bacino di esperienza per gestire un virus, la gente rischia di morire. Ma poi accade che qualcuno apprenda a gestire il virus; tale bagaglio di esperienza si riversa nel dominio collettivo e diventa disponibile attraverso il collegamento tra l’individuo e il grande spirito, che contiene tutte le esperienze di tutti gli esseri viventi. Una persona che gode di un sentimento di appartenenza a quello spirito apprende a gestire ogni tipo di minaccia nel più breve tempo possibile ed è quel tipo di persona che solitamente vive una lunga vita e non si ammala mai, a meno che la malattia non sia funzionale ad accedere a esperienze per lui necessarie a livello spirituale.

I 7 chakra sono letteralmente i nottolini della serratura per far sì che questa luce intelligente scorra nel proprio sistema. Qualora queste centraline siano:

  • chiuse
  • disallineate
  • intasate
  • rotte
  • parassitate
  • contro-polarizzate
  • roteanti in senso contrario

ne consegue che l’accesso pieno a questa energia intelligente risulta limitato da una specie di diga. Qualora l’accesso a questa energia si interrompesse del tutto, l’essere umano morirebbe all’istante. Prendersi cura di queste centraline è un lavoro che si dovrebbe insegnare ai bambini delle elementari, qualora collettivamente si aspiri a vivere tutti una lunga vita felice.

Articolo in costante sviluppo e revisione.

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