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Radioestesia e Razionalità

Il modo più veloce di arrivare da A a B non è sempre il più conveniente.

La Caduta della Sensibilità Percettiva

Negli ultimi duecento anni, lo sviluppo tecnologico e il progresso scientifico hanno compiuto passi da gigante. Tuttavia, l’essere umano occidentale medio ha subito una profonda caduta psichica, che ha gradualmente mutilato la sua sensibilità percettiva.

La facoltà istintiva e naturale di stare in contatto diretto con il mondo è andata quasi perduta. Quella capacità di ricevere informazioni, sensazioni, vibrazioni, percezioni, intuizioni e comprensioni è ormai rara. Oggi, a dominare è il pensiero logico-razionale, con le sue interpretazioni, i suoi dogmi, i suoi calcoli e le sue equazioni.

Con l’avvento della tecnologia informatica, l’uomo è sempre più abituato a processare contenuti digitali. Quel tipo di attenzione lenta, densa e cadenzata, tipica degli sguardi contemplativi in assenza di pensiero, è completamente sconosciuto ai più.

Che cos’è la Razionalità?

La razionalità è economia e semplicità. È l’uso di un codice di interpretazione della realtà il più semplice possibile, finalizzato a ridurre le anomalie e i fraintendimenti in un sistema.

Il pensiero razionale si fonda su due principi fondamentali:

  • Il principio di non contraddizione: “una cosa è se stessa e non altro”.
  • Il principio di causalità: “una cosa accade a causa di un’altra”.

La razionalità è fare sempre la stessa strada per andare al lavoro. Significa ignorare il fatto che, a pochi minuti di distanza, da un’altra parte, avresti potuto trovare l’amore della tua vita.

I Limiti dell’Intelletto Razionale

La razionalità è solo una piccola parte dell’intelletto. Quando essa domina su tutto il resto, significa che tutte le altre facoltà intellettive sono messe fuori gioco.

Una delle parti che la prepotenza della razionalità esclude è quella che “conosce tutte le cose”. È l’aspetto omnisciente della nostra anima, quello che i mistici ebrei chiamano Hokmah, la Sapienza.

La Prigione Mentale dell’Essere Umano

Questo processo degenerativo dell’essere umano si è sviluppato per millenni e ha contribuito a creare una prigione fatta di idee, religioni, opinioni, convinzioni e tradizioni.

Questo rende l’essere umano una creatura “monca”, priva di una parte fondamentale: l’anello di collegamento con il mondo. È come guidare guardando sempre e solo il GPS, senza mai volgere lo sguardo fuori dal finestrino.

Esistono culture che sono sopravvissute a questo processo di condizionamento. Esse hanno preservato la loro capacità di percepire il mondo in modo diretto e su di essa hanno costruito le loro tradizioni, senza mai intaccarla.

La Radioestesia come Strumento di Riconnessione

A causa di questa caduta percettiva e coscienziale, la Radioestesia diventa una disciplina estremamente utile, poiché permette di accedere comunque alle informazioni di cui abbiamo bisogno.

A differenza dei sensitivi e dei veggenti, molti di noi non riescono a raggiungere percettivamente e direttamente informazioni spesso sepolte nel passato. Tuttavia, è possibile utilizzare il corpo come mezzo di comunicazione diretta con la parte omnisciente di noi stessi.

Le Onde Cerebrali

La capacità di praticare la Radioestesia è strettamente legata agli stati di coscienza che riusciamo a raggiungere. Si tratta di stati in cui le onde cerebrali passano da quelle tipiche della veglia a quelle di una leggera meditazione.

La Base Scientifica degli Stati di Coscienza

Da un punto di vista prettamente scientifico, gli stati di coscienza che sperimentiamo sono il risultato dell’incessante attività elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso “onde elettromagnetiche”: le onde cerebrali.

La frequenza di tali onde, misurata in cicli al secondo (Hertz, Hz), varia a seconda del tipo di attività in cui il cervello è impegnato e può essere rilevata con appositi strumenti elettronici.

Gli scienziati suddividono comunemente le onde cerebrali in quattro bande principali, che corrispondono a diverse fasce di frequenza e riflettono le varie attività del cervello.

I Quattro Tipi di Onde Cerebrali

Onde Beta (da 14 a 30 Hz)
Sono associate alle normali attività del dialogo interno, come la concentrazione sui problemi, le reazioni di stress e l’ansia. Le onde Beta sono alla base delle nostre fondamentali attività di sopravvivenza, tra cui l’ordinamento, la selezione e la valutazione degli stimoli provenienti dal mondo esterno.

Onde Alfa (da 8 a 14 Hz)
Sono associate a uno stato di coscienza vigile ma rilassato. La mente, calma e ricettiva, riduce l’uso della razionalità e lascia più spazio alla creatività. L’attenzione è concentrata su stimoli interni o esterni, oppure è focalizzata sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero. Le onde Alfa dominano nei momenti introspettivi e in quelli di massima concentrazione per raggiungere un obiettivo. In questa fase, sono possibili le intuizioni. Quando si pratica la Radioestesia, le onde dominanti sono proprio le Alfa.

Onde Theta e Delta (da 0,5 a 8 Hz)
Sono tipiche della mente impegnata in attività di sogno, immaginazione, visualizzazione e ispirazione creativa, fino ad arrivare al rilassamento profondo e al sonno.

Lo Stato Beta: La “Posizione dell’Apprensione”

La maggior parte delle persone è abituata a oscillare in modo quasi permanente su onde Beta. Tale stato di coscienza è anche definito “posizione dell’apprensione” o “dell’agitazione interna”.

In questo stato, le persone tendono a saturare il loro spazio psichico con commenti e giudizi su ogni cosa. Di conseguenza:

  • Sono molto meno intuitive;
  • Diventano più razionali e abitudinarie;
  • Si sentono disconnesse dal mondo di cui, invece, sono parte integrante;
  • Sono intente a perseguire solo i loro fittizi interessi personali;
  • Cercano unicamente la gratificazione immediata;
  • Non hanno un grande potenziale empatico.

Come Risvegliare l’Intelligenza Intuitiva

Chi riesce a comprendere come stanno veramente le cose cerca, naturalmente, di invertire questo processo di disconnessione. Ciò significa imparare a riscoprire e allenare l’intelligenza intuitiva, che ci consente di ritornare al nostro stato naturale di risonanza e ricettività.

L’Importanza di Rallentare

Per uscire dalla “fase Beta”, è necessario rallentare. Bisogna imparare a fermarsi di tanto in tanto, perché il “criceto nella testa” ama correre veloce.

Per praticare la Radioestesia, è necessario che ampie parti del cervello operino in modo più lento e fluido. Esistono molti esercizi per favorire questo cambiamento, e ne parlo ampiamente nel mio videocorso di Radioestesia evolutiva.