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La Radioestesia secondo me.

Lo smisurato potere della nostra mente inconscia.

Nella maggior parte delle scuole di pensiero, la Radioestesia è descritta come la sensibilità alle radiazioni, ai campi eterici o alle energie sottili. Io non sono d’accordo con questa definizione.

A mio avviso, la Radioestesia è la capacità dell’essere umano di accedere alle informazioni registrate nella matrice eterica della realtà, utilizzando diversi sistemi e modalità, a volte anche attraverso la percezione di sensazioni fisiche.

Tuttavia, questo non significa che la Radioestesia coincida con la “sensibilità alle radiazioni” (dal latino Radio Estesis), ma piuttosto che sia la permeabilità a un campo di informazioni condiviso nella rete di tutte le entità vive e coscienti. Le sensazioni possono essere il mezzo per dialogare con questo campo.

La Coscienza Universale e il Database Condiviso

La nostra coscienza profonda è collegata a un database di informazioni universale e condiviso, where non esiste separazione tra le informazioni che riguardano “me”, quelle che riguardano gli “altri” e quelle che riguardano “tutto il resto”.

Noi immaginiamo che la nostra coscienza sia un’entità individuale solo perché è temporaneamente incapsulata entro confini che ci separano gli uni dagli altri. Ma, in verità, la mia coscienza non è diversa dalla vostra: è la stessa.

La coscienza è come un albero: ogni ramo è connesso all’albero intero, ma la sua funzione è quella di arricchire la porzione di coscienza che fluisce attraverso di esso.

Questo grande campo di coscienza universale è un po’ come la rete elettrica nazionale: la stessa corrente che alimenta casa vostra è la medesima che alimenta la mia, anche se viviamo a grande distanza. L’elettricità è una.

Di conseguenza, una parte della nostra coscienza è intrinsecamente collegata a tutte le informazioni dell’universo, nel senso che ha accesso a questo immenso database.

È fondamentale riflettere su questo punto e comprenderlo come un fatto che deve essere sperimentato direttamente.

I Tre Poteri della Coscienza

Questo significa che una parte di voi sa già tutto. Nei circoli spirituali, religiosi, iniziatici e metafisici, si dice spesso che la nostra parte più profonda ha origini divine.

Quando si afferma che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza del “Dio creatore” (inteso come la coscienza collettiva di tutta la vita, l’intelligenza e la saggezza condivisa), significa che, pur in una versione limitata, ne eredita i poteri fondamentali:

  • Onnipresenza
  • Onniscienza
  • Onnipotenza

Queste sono tre funzioni della coscienza accessibili a ogni essere umano, in misura proporzionale al suo livello di consapevolezza, allo sviluppo dei centri di percezione sottile, alla quantità di energia disponibile e alla sua conoscenza.

Il Potere dell’Onniscienza

Per quanto riguarda la Radioestesia, essa si basa naturalmente sul potere dell’Onniscienza, ossia la capacità di accedere alle informazioni registrate nella matrice eterica dell’esistenza.

Tuttavia, far entrare queste informazioni nello spazio della nostra mente conscia, dei nostri sensi o delle nostre sensazioni, non è un compito facile.

Perché? Da un lato, ognuno di noi nasce diverso, con una combinazione unica di energie archetipiche che ci predispone a processare certi tipi di informazioni piuttosto che altre.

Dall’altro, viviamo in un’epoca paradossalmente sfavorevole allo sviluppo dell’intuizione diretta. Figure come sensitivi, veggenti e profeti sono individui che, in qualche modo, hanno sviluppato un ponte di collegamento ben definito con questa facoltà.

Il Corpo come Intermediario

Per collegare questi due territori della coscienza in persone spiritualmente meno sviluppate, esiste un antico stratagemma: costruire un dialogo fisico tra la mente conscia e quella inconscia, utilizzando un intermediario competente: il corpo.

Il corpo sa tutto, ha accesso a ogni informazione, e la nostra parte più profonda può usarlo per comunicare con la mente conscia.

Il corpo è essenzialmente un “sacchetto d’acqua” suddiviso tra tubi, membrane e cellule, tutti immersi in un liquido. Questo elemento, l’H2O, è particolarmente misterioso e studiato per le sue affascinanti proprietà quantistiche.

Si ritiene che l’acqua sia capace di dialogare con ciò che i fisici chiamano il Vuoto, e che anticamente era conosciuto come Etere.

Si ipotizza che il vuoto interagisca con l’acqua e il suo campo elettromagnetico, coordinando l’intera struttura vivente, simile a un direttore d’orchestra che guida ogni processo biologico.

Per approfondire, consiglio i video di Emilio Del Giudice su YouTube, che trattano della memoria dell’acqua e della fisica della materia vivente.

La Radioestesia nella Storia

Dobbiamo comprendere che siamo molto di più di ciò che pensiamo. Abitiamo territori vastissimi senza nemmeno saperlo.

La Radioestesia, per fare un breve cenno storico, esiste da sempre. Pendolini sono stati ritrovati nell’Antico Egitto e in Cina. Questa pratica di usare il corpo per sondare e percepire oltre il velo della realtà ordinaria è antichissima.

Naturalmente, un tempo era considerata divinazione, un dialogo con spiriti o defunti. Oggi, però, sappiamo che non è così. È semplicemente la capacità di un individuo di dialogare con la coscienza universale, o “mare oscuro della consapevolezza”.

Questo “mare” assimila tutti gli esseri viventi che, nel corso della loro esistenza, hanno raffinato e arricchito la coscienza collettiva.

A volte, il contatto con questa coscienza universale può manifestarsi come se fosse uno spirito disincarnato, un essere separato da noi. Ma è solo un gioco di apparenze, un’illusione creata dai limiti del nostro pensiero lineare.

La sfida più grande per gli esseri che muoiono è mantenere quei confini energetici definiti che producono l’illusione dell’individualità e di un’esistenza separata.

In Conclusione

La Radioestesia serve per sapere. E sapere è potere: potere di fare, di capire, di scegliere, di migliorare, di guarire e così via.

Il suo scopo è conoscere cose che non possiamo sapere con la memoria, il ragionamento o i cinque sensi.

Se volessi sapere cosa stava pensando una persona immaginaria, “Pasquale”, il 2 dicembre 1971 alle 11:29 del mattino, quell’informazione esiste ed è registrata nel campo.

Per accedervi, serve un mezzo che la porti in superficie. Una persona con una forte capacità sensitiva o veggente, ossia con una potente immaginazione e la capacità di operare in onde Theta senza perdere la coscienza, potrebbe farlo facilmente.

Per tutti gli altri, l’unico modo è usare il corpo e strumenti appositi come i quadranti radioestesici.

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