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La lettera Hey

Quante cose si organizzano per mezzo del numero 5?

La lettera hey è la 5° lettera dell’alfabeto ebraico, e di conseguenza ha una correlazione con tutto quello che si forma per mezzo del numero 5:

Secondo la saggezza ebraica, la lettera ה rappresenta l’archetipo della finestra, ossia di quella cosa che non è ne un muro, ne una porta, ma solo qualcosa che lascia entrare qualcosa di specifico e non altro. Le finestre di una casa hanno una funzione, una semplice funzione, “consentirci di sapere”, fanno entrare la luce e con la luce noi possiamo percepire, sapere cosa c’è nell’ambiente dentro casa, ma possiamo anche sapere cosa c’è nell’ambiente fuori dalla casa senza uscire, questa lettera si occupa di esercitare la Volontà di Sapere, percepire e conoscere a cui nessun essere vivente può sottrarsi, appunto perchè volontà superiore e comando.

I 5 sensi sono le finestre dalle quali entra tutto:

  • Luce attraverso gli occhi
  • Suono attraverso le orecchie
  • Gusto attraverso la bocca
  • Sensazione attraverso il tatto
  • Energia attraverso il naso

Ci sono molte cose che si organizzano per mezzo di questo numero:

  • 5 sono le dita delle mani
  • 5 sono le estremità del corpo
  • 5 sono gli elementi (fuoco – aria – acqua – terra – etere)
  • 5 sono i petali della maggior parte dei fiori

5 sono le faccie del tetraedro platonico, vediamo in natura dove troviamo i tetraedri

In natura

  • Molecole di metano (CH₄): La struttura molecolare del metano è un tetraedro con l’atomo di carbonio al centro e gli atomi di idrogeno ai vertici.
  • Cristalli di silicati: Molti minerali silicati si basano su unità tetraedriche SiO₄, in cui un atomo di silicio è circondato da quattro atomi di ossigeno.
  • Sistemi molecolari: Altre molecole, come l’ammonio (NH₄⁺), hanno configurazioni tetraedriche.
  • Atomi in strutture cristalline: Il tetraedro è una disposizione comune degli atomi in strutture cristalline ad alta simmetria, come nei diamanti.
  • Struttura delle proteine: Alcune proteine e complessi molecolari hanno segmenti con geometrie simili al tetraedro.

In biologia

  • Configurazione di molecole biologiche: Alcuni enzimi e strutture proteiche adottano configurazioni tetraedriche per massimizzare la funzionalità.
  • Distribuzione cellulare: La divisione cellulare e l’organizzazione di alcune cellule in tessuti possono seguire modelli ispirati al tetraedro.

Ecco un elenco di 20 molecole con una geometria tetraedrica che hanno una relazione con il numero 5 e sono rilevanti nella biologia umana:

  1. Metano (CH₄) Precursore energetico nelle reazioni anaerobiche e nei batteri metanogeni.
  2. Ammonio (NH₄⁺) Essenziale nel ciclo dell’azoto e nel metabolismo proteico, dove contribuisce all’eliminazione dell’azoto in eccesso.
  3. Fosfato (PO₄³⁻) Componente cruciale di ATP, DNA, RNA e membrana cellulare (fosfolipidi). La sua struttura tetraedrica ha un legame diretto con il numero 5, essendo parte delle 5 basi azotate del DNA/RNA.
  4. Tetrafluoroborato (BF₄⁻) Importante in applicazioni mediche come catalizzatori e veicoli per farmaci.
  5. Solfato (SO₄²⁻) Presente nei glicosaminoglicani (es. condroitina solfato), essenziali per la struttura e la funzione del tessuto connettivo.
  6. Anione del fosforo organico (P₄O₁₀) Base strutturale per molecole come i coenzimi NADP⁺ e FAD.
  7. Silicato (SiO₄) Rilevante per la formazione di strutture simili all’osso e per il metabolismo del silicio nell’organismo.
  8. Tiosolfato (S₂O₃²⁻) Implicato in meccanismi di difesa contro lo stress ossidativo.
  9. Carbonato (CO₃²⁻) Essenziale nel bilancio acido-base e nella formazione di ossa e denti (idrossiapatite).
  10. Acido borico (B(OH)₃) Importante per il metabolismo cellulare e il mantenimento delle pareti cellulari.
  11. Cisteina tetraedrica (CSH) Una delle 20 amminoacidi essenziali per il corpo umano, contenente una geometria tetraedrica intorno al carbonio alfa.
  12. Arseniato (AsO₄³⁻) Rilevante per i processi metabolici nelle cellule batteriche patogene.
  13. Seleniato (SeO₄²⁻) Componente di enzimi antiossidanti come la glutatione perossidasi.
  14. Pirofosfato (P₂O₇⁴⁻) Essenziale per il metabolismo energetico, il trasporto dell’energia e il rimodellamento osseo.
  15. Fluoruro tetraedrico di calcio (CaF₂) Fondamentale per lo smalto dentale e la prevenzione delle carie.
  16. Biossido di zolfo organico (SO₂) Coinvolto in reazioni redox e detossificazione.
  17. Metionina (CH₃SCH₂CH₂CH(NH₂)COOH) Un amminoacido essenziale che mostra una geometria tetraedrica intorno al carbonio alfa.
  18. Acido silicico (H₄SiO₄) Rilevante per la struttura delle ossa e il mantenimento della pelle e dei capelli.
  19. Anione di acido nitrico (NO₃⁻) Partecipe nel metabolismo del ciclo dell’azoto e nella segnalazione cellulare.
  20. Acido ascorbico legato (C₆H₈O₆) Vitamina C, coinvolta nella biosintesi del collagene e nel supporto del sistema immunitario, con geometria tetraedrica nelle sue ramificazioni.

Queste molecole mostrano come la geometria tetraedrica e il numero 5 siano profondamente radicati nei processi biologici fondamentali della vita umana e queste sono solo 20.

IL PENTAGONO COME FORMA GEOMETRICA PRESENTE IN BIOLOGIA

Ci sono molte molecole che si servono del numero 5 in biologia e che hanno un ruolo centrale nella fenomenologia della percezione. Iniziamo con Il Triptofano, amminoacido precursore della serotonina, della melatonina e del dmt.

Il triptofano svolge un ruolo centrale nella percezione, in quanto precursore di molecole fondamentali per il sistema nervoso e per i processi sensoriali. La sua influenza si estende su vari aspetti della percezione attraverso la sintesi di neurotrasmettitori e altri composti bioattivi.

Precursore della serotonina

  • Il triptofano viene convertito in serotonina, un neurotrasmettitore essenziale che influenza:
    • Percezione sensoriale: Modula la sensibilità del sistema nervoso ai segnali esterni, come la percezione del dolore e delle emozioni.
    • Regolazione dell’umore: Un equilibrio nella serotonina migliora la percezione soggettiva del benessere.
    • Integrazione sensoriale: La serotonina aiuta a filtrare e integrare le informazioni provenienti dai cinque sensi.

Precursore della melatonina

  • La serotonina derivata dal triptofano viene ulteriormente convertita in melatonina, un ormone che regola il ritmo circadiano.
    • Percezione del tempo: La melatonina sincronizza il ciclo sonno-veglia, influenzando la percezione temporale e i ritmi biologici.
    • Sogni e consapevolezza onirica: La melatonina ha un impatto sulla qualità del sonno, che può influenzare la vividezza e la consapevolezza nei sogni.

Modulatori del dolore

  • La serotonina derivata dal triptofano è coinvolta nei processi di modulazione del dolore.
    • Percezione del dolore: La serotonina riduce la sensibilità ai segnali nocivi, migliorando la tolleranza al dolore.

Precursore della dimetiltriptamina (DMT)

  • In tracce, il triptofano può essere convertito in dimetiltriptamina (DMT), una molecola psichedelica che influenza la percezione:
    • Visioni e stati alterati di coscienza: Il DMT è associato a esperienze visive intense e all’espansione della percezione sensoriale.

Influenza sull’umore e sulla percezione sociale

  • I livelli di triptofano nel cervello influenzano la produzione di serotonina, che regola:
    • Percezione delle emozioni: Migliora l’elaborazione delle emozioni, sia proprie che degli altri.
    • Interazioni sociali: Aiuta nella percezione e interpretazione delle intenzioni altrui, favorendo comportamenti sociali positivi.

Questi dati servono solo da simbolo per rappresentare l’importanza dei numeri nella matrice formativa della realtà e della biologia e per evidenziare come la saggezza kabbalistica non sia tanto il frutto di qualcosa di concepito da pastori del deserto in terra di caanan, ma ben si, qualcosa di ricevuto.

Continuiamo con la magia del numero 5.

AMMINOACIDO PROLINA E IL SUO RUOLO NELLA PERCEZIONE

La prolina, un amminoacido non essenziale dalla struttura ciclica, gioca un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo cerebrale e, indirettamente, nei meccanismi della percezione. La sua influenza si manifesta principalmente attraverso il suo rapporto con due neurotrasmettitori fondamentali: il glutammato, il principale eccitatorio, e il GABA, il principale inibitorio.

Prolina e il metabolismo del glutammato

  • La prolina è convertita in glutammato semialdeide grazie all’azione dell’enzima prolina ossidasi, un passaggio che la collega direttamente alla sintesi del glutammato.
  • Il glutammato è cruciale per:
    • Percezione sensoriale: Stimola i recettori sensoriali e contribuisce all’elaborazione delle informazioni visive, uditive e tattili.
    • Apprendimento e memoria: Attraverso i recettori NMDA (N-metil-D-aspartato), il glutammato è coinvolto nella plasticità sinaptica, che supporta il riconoscimento e l’elaborazione degli stimoli.

Dal glutammato al GABA

  • Il glutammato, prodotto anche a partire dalla prolina, è il precursore diretto del GABA (acido gamma-aminobutirrico), tramite l’azione dell’enzima glutammato decarbossilasi.
  • Il GABA agisce come un freno del sistema nervoso:
    • Inibizione sensoriale: Regola l’intensità degli stimoli sensoriali per evitare sovraccarichi.
    • Percezione del dolore: Riduce la trasmissione di segnali dolorosi nei circuiti nervosi.
    • Elaborazione emotiva: Migliora il controllo delle risposte agli stimoli emotivi, influenzando la percezione soggettiva.

Ruolo combinato di prolina, glutammato e GABA nella percezione

  1. Bilanciamento eccitazione-inibizione:
    • La prolina contribuisce al mantenimento dell’equilibrio tra glutammato (eccitatorio) e GABA (inibitorio), garantendo che la percezione sia accurata e non distorta.
    • Un eccesso di glutammato può portare a iperstimolazione sensoriale o percezioni distorte, mentre un deficit di GABA può rendere il cervello incapace di filtrare gli stimoli non rilevanti.
  2. Percezione del dolore:
    • Il glutammato amplifica i segnali dolorosi, mentre il GABA li modula. La prolina, influendo su entrambi, aiuta a regolare la soglia del dolore.
  3. Integrazione sensoriale:
    • La modulazione glutammato-GABA, supportata dalla prolina, garantisce che i segnali provenienti dai cinque sensi vengano integrati in modo armonico, permettendo un’interpretazione coerente del mondo esterno.
  4. Risposte emotive e cognitive:
    • La prolina, attraverso il GABA e il glutammato, contribuisce alla regolazione emotiva, migliorando la percezione di sé e dell’ambiente circostante, fondamentale per la consapevolezza e il comportamento adattivo.

Percezione alterata e disfunzioni

Uno squilibrio nel metabolismo della prolina o nel rapporto glutammato-GABA può portare a disturbi della percezione, come:

  • Ipersensibilità sensoriale: Causata da un’eccessiva attività glutammatergica.
  • Deficit percettivi: Derivati da una ridotta inibizione GABAergica.
  • Disturbi dell’umore: L’incapacità di regolare le emozioni può influenzare la percezione di situazioni e stimoli.

La prolina, pur essendo un amminoacido non essenziale, è fondamentale per i meccanismi della percezione. Attraverso il suo ruolo nella sintesi di glutammato e GABA, regola l’elaborazione degli stimoli sensoriali, la percezione del dolore e l’integrazione sensoriale. Questo delicato equilibrio tra eccitazione e inibizione garantisce un’esperienza percettiva armoniosa, dimostrando come processi biochimici apparentemente semplici siano alla base della nostra comprensione del mondo.

Cosa accadrebbe se rimuovessimo tutta la prolina da un corpo umano:

Alterazioni nella percezione sensoriale

Il sistema nervoso verrebbe compromesso, la prolina è coinvolta nella sintesi del glutammato, un neurotrasmettitore essenziale. Senza prolina:

Si ridurrebbe il glutammato disponibile, causando:

  • Deficit sensoriali, con percezione alterata di vista, tatto, gusto, udito e olfatto.
  • Problemi di trasduzione del segnale nei recettori sensoriali.

Anche il GABA, derivato dal glutammato, diminuirebbe, portando a:

  • Iperstimolazione nervosa o crisi epilettiche.
  • Ridotta capacità di filtrare gli stimoli sensoriali.

Questi sono solo esempi di come il numero 5 gioca un ruolo fondamentale nella percezione.

IL SEGNO ZODIACALE DELLA PECORA (ARIETE)

Il segno zodiacale dell’ariete corrisponde alla lettera Hey, e non è un caso che il verso delle pecore sia sempre EEEEEEE e non Bheeeee.

Le pecore ei montoni, possiedono capacità percettive straordinarie. Le loro abilità percettive fuori dal normale comprendono vista, udito, olfatto e capacità sociali sofisticate. Ecco un approfondimento sulle loro principali caratteristiche:

1. Vista straordinaria

  • Visione panoramica quasi a 360°:
    Gli occhi delle pecore sono posizionati lateralmente, il che permette loro di avere un ampio campo visivo. Questo è essenziale per rilevare predatori in avvicinamento.

    • Campo visivo: fino a 320-340°.
    • Capacità di rilevare il movimento anche a grandi distanze.
  • Pupille orizzontali:
    Le loro pupille a fessura orizzontale consentono una visione ottimale del terreno, utile per rilevare pericoli e muoversi su terreni irregolari.
  • Visione notturna:
    Le pecore possiedono una buona visione in condizioni di scarsa illuminazione grazie alla presenza del tapetum lucidum, una struttura riflettente dietro la retina.

2. Udito sensibile

  • Orecchie mobili:
    Le pecore possono orientare le orecchie indipendentemente per localizzare suoni provenienti da diverse direzioni, un’abilità cruciale per rilevare predatori.
  • Percezione di frequenze sottili:
    Riescono a distinguere suoni a frequenze variabili, utile per riconoscere segnali di allarme da parte del gruppo o comunicazioni specifiche.

3. Olfatto avanzato

  • Riconoscimento tramite odori:
    Le pecore usano l’olfatto per identificare:

    • Altri membri del gregge.
    • Gli agnelli appena nati (riconoscono i propri agnelli dal loro odore unico).
    • Predatori nelle vicinanze, anche a grande distanza.
  • Selezione del cibo:
    L’olfatto le aiuta a distinguere erbe e piante commestibili da quelle tossiche, adattandosi alle condizioni del loro habitat.

4. Memoria e riconoscimento facciale

  • Riconoscimento di volti:
    Studi hanno dimostrato che le pecore possono ricordare e distinguere i volti di altre pecore o esseri umani per periodi lunghi (fino a 2 anni).
  • Percezione sociale:
    Hanno una spiccata capacità di riconoscere membri del loro gregge, formare legami sociali e rilevare segnali emotivi nei loro simili.

5. Sensibilità ai segnali ambientali

  • Percezione delle variazioni climatiche:
    Le pecore sono estremamente sensibili ai cambiamenti atmosferici, come il vento, la temperatura e l’umidità, che influenzano il loro comportamento (ad esempio, tendono a cercare rifugio prima che arrivi una tempesta).
  • Sensibilità ai campi magnetici:
    Alcune ricerche suggeriscono che le pecore potrebbero percepire deboli campi magnetici, come avviene in altri animali da pascolo, per orientarsi meglio nel loro ambiente.

6. Capacità di apprendimento

  • Imparano rapidamente:
    Le pecore sono capaci di apprendere attraverso l’osservazione e possono associare suoni, immagini o segnali ambientali a situazioni specifiche.
  • Percezione del pericolo:
    Possono ricordare e riconoscere situazioni o luoghi pericolosi, evitando determinate aree in base a esperienze passate.

7. Comunicazione sottile

  • Vocalizzazioni complesse:
    Le pecore comunicano attraverso una varietà di versi (belati) che trasmettono emozioni, segnali di pericolo o richiami sociali.
  • Empatia sociale:
    Sono sensibili agli stati emotivi dei membri del gregge, reagendo con comportamenti di coesione in situazioni di stress.

Le pecore sono dotate di capacità percettive fuori dal normale, progettate per garantire la loro sopravvivenza in ambienti spesso ostili. Queste abilità combinano una percezione visiva, uditiva e olfattiva avanzata con una memoria eccezionale e un comportamento sociale sofisticato, sfatando il mito che siano animali “semplici” o “stupidi”. Il loro mondo percettivo è ricco e adattato alle sfide della vita nel gregge.

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